The Rise and Fall of Ziggy Stardust and The Spiders from Mars
David Bowie
Copertina di Brian Ward
Nel 1972, il mondo della musica venne scosso da un album che non solo ridefinì il concetto di rock, ma introdusse uno dei personaggi più iconici della storia della musica pop: “Ziggy Stardust”. Stiamo parlando di “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars”, il quinto album in studio di David Bowie, un’opera che trascende la musica fondendo arte, teatro e moda, e che ha lasciato un impatto indelebile sulla cultura contemporanea. Bowie, grazie alla sua straordinaria capacità di reinventarsi, non si limitò a creare un sound innovativo, ma diede vita anche a un’estetica rivoluzionaria destinata a ispirare intere generazioni di artisti. L’album è un concept che narra l’ascesa e la caduta del protagonista, “Ziggy Stardust”, intrecciando temi di alienazione e sessualità con il potere trascendente della musica. Le canzoni sono un mix perfetto di glam rock, melodie ipnotiche e testi visionari. “Ziggy Stardust”, è il ritratto di una rockstar carismatica, affascinante e autodistruttiva, un personaggio androgino che, entrando in contatto con poteri superiori, si evolve in una figura messianica per mettere in guardia l’umanità sulla sua imminente fine. I costumi eccentrici, il trucco scintillante, i capelli rosso fuoco: ogni dettaglio era studiato per sfidare le norme di genere e ridefinire l’estetica della scena musicale. L’artista trasse ispirazione per il nome Ziggy da una sartoria scoperta casualmente nei sobborghi londinesi, mentre “Stardust” si riferiva al pioniere del rockabilly, il Legendary Stardust Cowboy. In questo album niente venne trascurato compresa la copertina che fu curata nei minimi dei dettagli. L’immagine, una foto, scattata dal fotografo Brian Ward, mostra Bowie nei panni di Ziggy Stardust, in piedi sotto un’insegna luminosa con la scritta “K. West”, in una strada semi-deserta e piovosa di Londra. L’intera scena è immersa in un’atmosfera oscura e surreale, che contribuisce a enfatizzare ulteriormente il carattere enigmatico e iconico del soggetto. La location si trova in Heddon Street, una stretta strada nel quartiere di Soho dove Ward aveva il suo studio. All’epoca, questa zona era ben lontana dall’essere il luogo alla moda di oggi. La scelta non fu casuale: Bowie voleva qualcosa che evocasse un senso di alienazione urbana, quasi come se fosse uno scenario post-apocalittico. La foto originale, scattata in bianco e nero, fu successivamente colorata a mano dal grafico Terry Pastor per ottenere quell’effetto vibrante e quasi psichedelico che conosciamo oggi. Un aneddoto interessante riguarda proprio l’insegna “K. West”. Per anni i fan hanno speculato sul suo significato, pensando che fosse un riferimento simbolico o una metafora nascosta. In realtà, era semplicemente il nome di un’azienda di pellicce con sede lì all’epoca. Ma Bowie, con il suo tipico senso dell’umorismo, lasciò che il mistero alimentasse il mito. Una curiosità: si racconta che circa quarant’anni fa l’insegna fosse in condizioni disastrose, sul punto di andare perduta. Tuttavia, fu salvata da un anonimo collezionista e di recente, è riapparsa in alcune mostre dedicate a Bowie. Oggi possiamo affermare che l’impatto culturale di “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” fu immenso. Bowie non solo ridefinì cosa significasse essere una rockstar, ma aprì anche nuove porte per l’espressione artistica, sfidando apertamente le convenzioni di genere e sessualità, divenendo un faro per gli outsider e un simbolo per chiunque si sentisse diverso o alienato. Con la sua musica rivoluzionaria e la sua estetica visionaria, ha donato al mondo un capitolo indelebile di storia culturale che continua a ispirare e affascinare. E quella copertina? Ancora oggi, passeggiando per Heddon Street, si può sentire l’eco di Ziggy, come se fosse lì, pronto a raccontarci ancora una volta le sue avventure.
