The Who Sell Out
The Who
Copertina di David King Roger Law
Il disco e il contesto storico-musicale
L’album “The Who Sell Out” del 1967 è un’opera fondamentale non solo nella discografia degli Who ma anche nella storia del rock, grazie al suo concept innovativo e alla sua copertina iconica.
Il disco si inserisce nel pieno della psichedelia e della “Summer of Love”; tuttavia, gli Who si distinguono nettamente per il loro approccio musicale ed estetico, adottando un taglio più sarcastico e in linea con la Pop Art, distaccandosi così dall’idealismo molti loro contemporanei.
L’album è concepito come un concept album che imita una trasmissione di Radio London, una delle stazioni pirata che trasmettevano musica rock e pop da navi al largo delle coste britanniche, sfidando il monopolio e le restrizioni della BBC. Il disco alterna brani musicali a jingle pubblicitari fittizi e ad annunci di servizio (scritti dagli stessi Who), dando vita a un’opera che è insieme una satira sferzante del commercialismo e un tributo al medium radiofonico che aveva sostenuto la loro musica. Il titolo stesso, “Sell Out” (svendersi/cedere al commercio), è un’espressione ironica e provocatoria contro l’accusa di “commercializzazione” spesso rivolta alle band di successo.
Analisi visiva e lettura simbolica
La copertina, realizzata da David King e Roger Law, è divisa in quattro sezioni (due sul fronte e due sul retro) ed è una celebrazione del kitsch e della pubblicità su grande scala, in pieno stile Pop Art.
Nella sezione sinistra della cover compare il chitarrista Pete Townshend a torso nudo, con una catena d’argento al collo, mentre regge un gigantesco deodorante a rullo chiamato “Odorono” (un vero marchio, usato però in chiave satirica). La sua espressione forzata enfatizza l’assurdità della messa in scena pubblicitaria. In basso, uno slogan fittizio promette che l’uso del prodotto può trasformare il cattivo odore in ispirazione.
Nella sezione destra troviamo il batterista Keith Moon, ritratto immerso fino alla vita in una vasca colma di fagioli Heinz, mentre tiene in mano una lattina gigante del prodotto. Il suo volto è una maschera di stanchezza o fastidio. La fotografia, scattata dopo una lunga sessione (si racconta che Moon avesse la febbre e si lamentasse di continuo), restituisce l’immagine di un’impresa tanto sgradevole quanto gratuita, compiuta solo per fini commerciali. Anche qui, il testo pubblicitario in basso invita in maniera ironica al consumo del prodotto.
Sul retro del disco, la satira continua con gli altri due membri: il batterista Keith Moon è ritratto nell’atto di applicare sul viso una finta pomata per l’acne da un tubo gigante (Medac), mentre il bassista John Entwistle, travestito da Tarzan in pelle di leopardo, sorride stringendo tra le braccia una donna in bikini e un orsacchiotto (promuovendo i risultati di un fittizio corso di body building, un chiaro riferimento al corso Charles Atlas).
La copertina è un capolavoro di critica al consumismo attraverso l’iperbole e l’ironia.
L’uso di oggetti di consumo quotidiano (deodorante, fagioli in scatola), ingigantiti e decontestualizzati, eleva il banale a soggetto artistico, una tecnica fondamentale della Pop Art. Gli Who mettono i loro corpi — cioè il loro prodotto artistico — al servizio di prodotti commerciali, prestandosi a situazioni ridicole (l’ossessione per l’odore, l’immersione nel cibo) per “vendere” prodotti non correlati, evidenziando la falsità e la ridicolaggine delle celebrità che si prestano alle pubblicità e rendendo così esplicito il legame tra musica rock e industria dei consumi.
Il sell out non è solo il titolo dell’album: diventa la rappresentazione visiva della star che si “svende” per denaro.
La copertina ha una forte carica parodistica: è l’antitesi delle copertine psichedeliche e “artistiche” dell’epoca. Non promuove l’amore o la spiritualità; promuove deodorante e fagioli. Proprio questa schiettezza nella commercializzazione era, ironicamente, un atto anti-commerciale e sincero nel suo cinismo.
Aneddoti e curiosità
Si dice che Moon sia stato ricoverato per una lieve influenza poco dopo il servizio fotografico: durante lo scatto, il liquido inizialmente caldo dei fagioli si era ormai raffreddato, rendendo la situazione molto sgradevole.
Nonostante la satira fosse evidente, la band fu coinvolta in diverse azioni legali. Odorono si infuriò per l’associazione tra il loro prodotto e l’odore corporeo sgradevole menzionato nello slogan. Anche Radio London citò in giudizio gli Who per aver usato dei jingle che imitavano quelli della loro stazione (la band aveva cercato un accordo, ma senza successo prima della pubblicazione).
Cenni sull’autore della copertina
David King (1943–2016) è stato un graphic designer e fotografo britannico, noto soprattutto per il suo lavoro di design rivoluzionario per il Sunday Times Magazine negli anni ’60 e ’70. La sua carriera fu segnata da un forte impegno politico; King divenne poi celebre per la vasta e importantissima collezione di materiali visivi e manifesti del primo periodo sovietico e bolscevico, che trasformò in una serie di libri di storia visiva di grande impatto. Il suo lavoro sulla copertina di “The Who Sell Out” è un esempio dell’approccio visivo diretto e incisivo, tipico del fotogiornalismo e del design grafico dell’epoca.
Roger Law (1941) è un illustratore e grafico britannico, co-creatore insieme a Peter Fluck della celebre e influente serie televisiva satirica Spitting Image (1984–1996), un programma con pupazzi in lattice che metteva in ridicolo politici e celebrità.. Law ha contribuito all’estetica visiva e al tono umoristico e provocatorio della copertina di The Who Sell Out, sposando perfettamente l’intento satirico della band.
La loro collaborazione in questo album è significativa perché introduce un linguaggio visivo potente, a metà tra fotografia pubblicitaria e arte concettuale, che eleva la copertina a opera d’arte pop autonoma.
