Stranded
Roxy Music
Copertina di Nick De Ville
Contesto storico-musicale Pubblicato nel novembre 1973, Stranded è il terzo album dei Roxy Music e il primo dopo l’uscita di Brian Eno. Con questo lavoro la band, guidata da Bryan Ferry, consolida la propria identità sonora e visiva, spostandosi verso un’estetica più glamour e melodrammatica. Brani come Street Life, Song for Europe e Mother of Pearl mostrano un equilibrio tra sperimentazione e raffinatezza pop, che porterà il disco in cima alle classifiche britanniche. In un’epoca dominata dal glam rock, i Roxy Music si distinguono per la capacità di fondere moda, cinema e arti visive, anticipando le atmosfere sofisticate della new wave degli anni Ottanta.
Analisi visiva La copertina di Stranded rappresenta una delle immagini più iconiche del glam rock degli anni Settanta. L’immagine ritrae la modella e attrice Marilyn Cole, all’epoca celebre per essere stata la prima Playmate of the Year di Playboy. Distesa su un prato notturno, avvolta in un abito da sera rosso scintillante e con accanto, vicino alla mano, un fiore bianco — forse un giglio — la Cole appare in una posa insieme seduttiva e drammatica, quasi come se fosse appena scivolata da una scena di cinema noir. Il contrasto cromatico tra il rosso dell’abito, simbolo di passione e desiderio, e il bianco candido del fiore, emblema di purezza e innocenza, crea una tensione simbolica che rafforza l’ambiguità dell’immagine. Lo sfondo scuro e la teatralità della posa intensificano l’impatto visivo, perfettamente in linea con l’estetica decadente e sofisticata di Bryan Ferry. La fotografia fu realizzata da Karl Stoecker, collaboratore abituale della band, mentre la direzione artistica e l’allestimento scenografico furono curati da Nick De Ville.
Lettura simbolica e culturale La copertina traduce in immagine l’universo dei Roxy Music, dove glamour, artificio e teatralità convivono con un senso di straniamento. La figura femminile è icona patinata ma anche vulnerabile: una bellezza costruita e al tempo stesso enigmatica, che riflette l’ambivalenza tra attrazione e distacco presente nella musica della band. L’uso di una modella glamour in un contesto irreale sottolinea inoltre il legame dei Roxy Music con il mondo della moda, del cinema e della cultura pop visiva. All’epoca compagna di Bryan Ferry, Marilyn Cole contribuì a rendere la copertina un vero simbolo della stagione glam rock.
Aneddoti e curiosità Si racconta che Bryan Ferry fosse ossessionato dall’idea di trasformare ogni copertina in un’opera d’arte e in un oggetto di culto. Stranded ne è un esempio paradigmatico: l’allestimento fu studiato con precisione maniacale e la scelta di Marilyn Cole non fu solo dettata dal glamour, ma anche dalla volontà di legare la band a un immaginario cinematografico e patinato.
Cenni sugli autori Nick De Ville, artista concettuale e docente, fu il principale responsabile della direzione artistica delle copertine dei Roxy Music, costruendo un immaginario visivo unico che univa moda, performance e artificio. Al suo fianco lavorò il fotografo Karl Stoecker, che immortalò molte delle immagini più celebri del gruppo, contribuendo a definire l’estetica patinata e teatrale degli anni Settanta. Insieme, i due hanno reso le copertine dei Roxy Music veri e propri oggetti di culto, in cui musica e immagine si fondono in un’unica visione artistica.


