School’s Out
Alice Cooper
Copertina di Craig Brown
L’album School’s Out uscì nel 1972 strategicamente a ridosso della fine dell’anno scolastico, con l’intento dichiarato di trasformare l’ultimo giorno di scuola – quel momento esplosivo di liberazione giovanile – in un inno universale. Il singolo omonimo raggiunse il primo posto nel Regno Unito e il settimo negli Stati Uniti, consacrando definitivamente la band Alice Cooper. Dietro l’irriverenza scenica e teatrale, c’era un gruppo già maturo e affiatato, affiancato da un produttore d’eccezione come Bob Ezrin, capace di fondere hard rock, musical e orchestrazioni sinfoniche. Concepito come un vero e proprio manifesto adolescenziale, School’s Out nasce dal desiderio di Alice Cooper di canalizzare tutta l’energia, la frustrazione e la voglia di libertà degli studenti. L’immagine perfetta? La fine della scuola. Da qui prende forma una delle confezioni più iconiche della storia del rock. La copertina progettata da Craig Brown riproduce un banco scolastico in legno consunto, con graffi e incisioni (i nomi dei componenti del gruppo). La cover si apre rivelando all’interno un vinile avvolto da un paio di mutandine da donna: un gesto tanto provocatorio quanto perfettamente in linea con lo spirito dissacrante della band. Le mutande, inserite solo nelle prime 100.000 copie, sono oggi oggetti da collezione ricercatissimi. Come ha raccontato Alice Cooper in un’intervista: “Se eri un quattordicenne e arrivavi a scuola con un paio di mutandine, eri qualcuno”. School’s Out incarna la gioia anarchica della giovinezza e la volontà di rompere le convenzioni e l’autorità. La sua copertina è al tempo stesso oggetto, manifesto e provocazione: un perfetto esempio di come la cover art possa diventare linguaggio visivo e detonatore culturale.

