Rane supreme

Autore copertina
Autore del disco
Anno pubblicazione
1987
Formato disco
LP 12"

Rane supreme

Mina

Copertina di Mauro Balletti

Il disco e il contesto storico-musicale
L’album Rane Supreme è un’opera chiave nel percorso artistico di Mina nella seconda metà degli anni Ottanta, periodo in cui la cantante si era già ritirata dalle scene, affidando totalmente la sua immagine all’arte e alla fotografia. Negli anni Ottanta per l’artista si apre una fase di intensa sperimentazione sonora e di consolidamento del suo status di “icona invisibile”. Continua a pubblicare un doppio album all’anno, spesso articolato in un disco di inediti e uno di brani rivisitati.
Rane Supreme è per lo più una raccolta di cover internazionali riarrangiate, con l’eccezione di alcuni brani originali. Il disco viene registrato con tecniche all’avanguardia per l’epoca che riflettono l’attenzione di Mina per la qualità audio e l’evoluzione tecnologica. 

Analisi visiva e lettura simbolica
La copertina, come la maggior parte di quelle realizzate dopo il suo ritiro dalle scene nel 1978, è opera del suo storico collaboratore Mauro Balletti, con il trucco audace di Stefano Anselmo e l’acconciatura di Gino Sgarbi.
L’immagine è una fotografia in bianco e nero che ritrae un soggetto a mezzo busto, immerso in un forte chiaroscuro di matrice quasi caravaggesca, evocando un tono cinematografico e drammatico (un richiamo al cinema muto e post-muto, come notato da Stefano Anselmo). Il soggetto non è una rappresentazione fedele, ma il risultato di un fotomontaggio sofisticato e un intervento di body art. Il volto è quello iconico di Mina, segnato da un trucco drammatico e stilizzato, influenzato da suggestioni del Cubismo e di Picasso: l’eyeliner marcato allunga gli occhi, mentre linee nette scolpiscono il viso in un effetto quasi bidimensionale. L’assenza di sopracciglia conferisce all’espressione un carattere inespressivo e marziale, enfatizzato dai capelli tirati all’indietro in una lunga treccia scura. Questa testa scultorea è innestata su un corpo atletico e muscoloso, completamente nudo, che mostra una fisicità androgina o super-umana. La luce radente ne scolpisce potentemente addominali e pettorali. L’unione del volto femminile al corpo iper-mascolino crea un’immagine potente di androginia, che è la chiave di lettura dell’opera di Balletti. Questo non è un semplice gioco estetico, ma riflette la costante volontà di Mina di trascendere le categorie di genere, il desiderio di sfidare la propria immagine pubblica e l’idea preconcetta che il pubblico ha di lei. L’artista, che dal 1978 non si mostra, si presenta attraverso una forma fisica “impossibile” e idealizzata, un’incarnazione della potenza pura della sua voce.
Dopo l’abbandono delle scene, la vera sfida di Balletti era proprio quella di dare un volto (sempre nuovo e sorprendente) alla voce di Mina. L’immagine sulla copertina non è un ritratto, ma un’icona, un simbolo grafico che ne esalta la potenza vocale e artistica. L’assenza fisica della persona viene così brillantemente colmata da una presenza visiva iperbolica e concettuale.

Aneddoti e curiosità
L’origine del titolo Rane Supreme è un gioco di parole che nasce da una traduzione maccheronica e ironica. Gli studi di registrazione di Mina a Lugano stavano passando a nuove tecnologie digitali, sfogliando una rivista di settore, la cantante notò una pubblicità di apparecchiature del marchio “Ran” accompagnato dalla parola “Supreme!”. Dall’unione giocosa dei due termini nacque, il titolo “Rane supreme”.
Il corpo atletico e muscoloso in primo piano appartiene al modello Filippo Confalonieri.

Cenni sull’autore della copertina
Mauro Balletti (Milano, 1952) è un artista poliedrico, attivo sia come fotografo che come pittore.
L’incontro cruciale con Mina avviene all’inizio degli anni ’70. La cantante, apprezzando la sua sensibilità artistica, lo incoraggia a usare la macchina fotografica. Le sue prime foto  vengono utilizzate per le copertine degli album Frutta e verdura e Amanti di valore (entrambi del 1973). Da quel momento, Balletti diventa l’Art Director esclusivo della sua immagine. È lui che, dopo il ritiro dalle scene, ha la responsabilità di dare un volto alla sua voce. Il suo lavoro si evolve da ritratti fotografici a fotomontaggi, body art, e manipolazioni digitali, trasformando le copertine  in una galleria d’arte permanente e un veicolo di costante sorpresa e provocazione.
Lo stile è caratterizzato da una continua ricerca estetica, spesso attingendo alla pittura, alla storia dell’arte, e al cinema per creare immagini che sono vere e proprie opere concettuali, in bilico tra il surreale e il grottesco, l’idealizzato e il distorto.
Le copertine e le immagini che Mauro Balletti ha creato per Mina hanno contribuito a definirne l’iconografia e la riconoscibilità visiva nel periodo post-ritiro, trasformando l’assenza fisica in una presenza visiva potente e consolidandone lo status di icona non solo musicale, ma anche estetica e culturale.

Museum Hours

9:30–6:00, Monday Until 8:00

Museum Location

2270 S Real Camino Lake California