Poesia
Don Backy
Copertina di Studio Moletti
Contesto storico-musicalel Nel 1967 Don Backy è uno dei protagonisti della scena musicale italiana legata al Clan Celentano, collettivo che riuniva cantanti, autori e grafici in un progetto artistico comune. Dopo il successo di L’immensità, l’artista continua il suo percorso personale, fondendo racconto, introspezione e tensione poetica. Poesia è il manifesto di questa sensibilità: un brano che esprime la ricerca di autenticità e la volontà di elevare la canzone popolare a forma d’arte narrativa e sentimentale. L’Italia degli anni Sessanta sta cambiando — tra fermenti giovanili e nuove libertà espressive — e la musica diventa il linguaggio privilegiato di questa trasformazione.
Analisi visiva La copertina, realizzata dallo studio Moletti, si distingue per la forte coerenza tra titolo e immagine. Su fondo viola intenso, la composizione si divide in due parti: a sinistra, il titolo Poesia e il nome Don Backy in caratteri gialli irregolari, inseriti in una cornice decorativa ispirata all’Art Nouveau; a destra, il profilo disegnato dell’artista, tracciato con segno grafico essenziale e sensibile. I motivi floreali, stilizzati e simmetrici, richiamano un gusto artigianale e raffinato, mentre il volto maschile, assorto e malinconico, sembra incarnare l’idea stessa del poeta o del cantautore come figura solitaria e riflessiva.
Lettura simbolica e culturale L’immagine traduce in segni visivi il concetto di “poesia” come dialogo tra interiorità e bellezza formale. Il viola, colore associato alla spiritualità e alla contemplazione, amplifica la dimensione lirica e meditativa del disco. La decorazione floreale allude alla fioritura del sentimento, mentre il profilo maschile, rivolto verso l’interno del foglio, suggerisce un moto di introspezione, quasi un viaggio nella parola e nell’anima. L’insieme restituisce l’idea del cantautore come autore “totale”, capace di fondere musica, parola e immagine in un linguaggio unitario.
Aneddoti e curiosità Poesia uscì nello stesso anno di L’immensità, confermando la maturità artistica di Don Backy e la sua distanza crescente dal modello più commerciale del Clan Celentano. Poco dopo, infatti, l’artista si separerà dal gruppo per fondare la propria etichetta, Amico. La copertina, realizzata dallo Studio Moletti, testimonia il livello di cura visiva e di ricerca grafica che caratterizzava le produzioni del Clan, dove la dimensione estetica era parte integrante dell’identità musicale.nta.
Cenni sull’autore della copertina Lo Studio Moletti, attivo a Milano negli anni Sessanta, fu uno dei centri grafici più significativi legati al Clan Celentano. Composto da giovani illustratori e designer, tra cui Mario Moletti, lo studio contribuì a definire un linguaggio visivo moderno, ispirato alle avanguardie grafiche europee e all’illustrazione editoriale. Il loro lavoro sulle copertine univa chiarezza comunicativa, eleganza compositiva e attenzione alla personalità dell’artista, conferendo ai dischi un’identità visiva immediatamente riconoscibile.




