Nip In The Bud

Autore copertina
Autore del disco
Anno pubblicazione
1981
Formato disco
LP 12"

Nip In The Bud

Herman Rarebell

Copertina di Hipgnosis

Dopo il successo internazionale con gli Scorpions, Herman Rarebell sceglie di sperimentare in proprio, firmando un debutto solista diretto e ironico, più leggero rispetto all’hard rock della band. Siamo all’inizio degli anni Ottanta, quando l’immaginario del rock si intreccia con edonismo, glamour e provocazione visiva. La copertina è realizzata dallo studio Hipgnosis, maestro nell’uso di immagini concettuali e narrative.

Sul fronte: un uomo in completo elegante è seduto a un tavolo con due donne. L’inquadratura taglia i volti e concentra lo sguardo sulle gambe femminili, in posa sensuale e calzanti sandali dorati. Sopra il tavolo si notano bicchieri colorati e le mani dei protagonisti: un’atmosfera da locale lussuoso, costruita sui cliché di seduzione e potere che dominavano l’iconografia rock dell’epoca.

Sul retro: il punto di vista si ribalta. Sotto lo stesso tavolo non compaiono più gambe femminili, ma quelle di tre uomini sobriamente vestiti, con le scarpe bianche in primo piano, elemento volutamente dissonante rispetto alla compostezza degli abiti. Ognuno tiene in mano una Polaroid nascosta sotto il tavolo, come fosse una carta da gioco. Le fotografie sembrano ritrarre proprio i singoli individui che le impugnano, quasi a svelarne l’identità. Così, mentre il fronte mette in scena un glamour impersonale e patinato, il retro introduce un registro più intimo e diretto, in cui l’identità reale affiora attraverso l’immagine fotografica. Le Polaroid – medium istantaneo e popolarissimo all’epoca – diventano simbolo di un autoritratto pronto a emergere da sotto la superficie scintillante, un segno di smascheramento e al tempo stesso di gioco. È come se Hipgnosis suggerisse che dietro la facciata glamour del rock si nascondano figure comuni, replicate, che rivelano il proprio volto solo in privato, attraverso una fotografia da mostrare di nascosto. Un ribaltamento che trasforma la copertina in una piccola narrazione visiva, costruita sul contrasto tra apparenza e realtà, pubblico e privato, illusione e verità.

Aneddoti e curiosità La copertina lavora con ironia sul linguaggio del rock: davanti, il cliché di donne, drink e lusso; dietro, un backstage che rivela la dimensione più prosaica e autoironica. La scelta del punto di vista “sotto il tavolo” accentua il senso di indiscrezione, come se lo spettatore fosse un voyeur ammesso a osservare ciò che solitamente resta nascosto. Nip in the Bud è anche uno degli ultimi lavori dello studio Hipgnosis, che si scioglierà nel 1983.

Cenni sull’autore della copertina Hipgnosis è stato lo studio grafico più innovativo e influente degli anni Settanta e Ottanta, celebre per copertine concettuali, enigmatiche e spesso surrealiste, capaci di trasformare le cover in veri racconti visivi. In Nip in the Bud adotta una chiave ironica e narrativa, sfruttando il doppio registro fronte/retro per riflettere sia l’immaginario del rock anni Ottanta sia il carattere giocoso e anticonvenzionale dell’artista.

Museum Hours

9:30–6:00, Monday Until 8:00

Museum Location

2270 S Real Camino Lake California