Nevermind
Nirvana
Copertina di Kirk Weddle
Il disco e il contesto storico-musicale
Nevermind (1991) il secondo album dei Nirvana, non è stato solo un successo commerciale, ma un vero e proprio terremoto culturale.
La fine di un’era: il disco, trainato dal singolo “Smells Like Teen Spirit”, spazzò via in breve tempo il dominio del rock “patinato” e dell’hair metal degli anni ’80, portando il rock alternativo e, in particolare, il grunge (il “Seattle-sound”), alla ribalta mainstream mondiale.
I Nirvana diventarono la voce della Generazione X—quella nata tra i primi anni ’60 e i primi anni ’80—esprimendo il loro senso di alienazione, disillusione, rabbia e ricerca di autenticità, in contrasto con l’ottimismo e il consumismo degli anni precedenti.
Nevermind raggiunse la vetta della classifica di Billboard detronizzando addirittura Dangerous di Michael Jackson, un evento che simboleggiava il radicale cambiamento dei gusti musicali e culturali. Il sound “sporco” e la produzione, pur se criticata da Cobain per essere troppo “pulita”, hanno definito il suono degli anni ’90.
Analisi visiva e lettura simbolica
La copertina, realizzata da Kirk Weddle, è una delle più riconoscibili della storia della musica. L’immagine cattura un neonato nudo (Spencer Elden), di pochi mesi, che nuota sott’acqua in una piscina di un intenso colore blu. Il bambino è ripreso frontalmente e sembra nuotare o fluttuare. A una certa distanza, a destra, c’è una banconota da un dollaro americana (un biglietto da un dollaro) appesa a un amo e a una lenza sottile, apparentemente come un’esca. Il logo della band NIRVANA e il titolo NEVERMIND sono posizionati in basso, con un carattere semplice e audace.
La scena ha un profondo significato simbolico, in linea con l’atteggiamento anti-establishment e disilluso della band. Il bambino rappresenta l’innocenza pura appena venuta al mondo. Il fatto che stia “inseguendo” il dollaro, l’esca capitalista, simboleggia la corruzione e la mercantilizzazione che si insinua fin dall’inizio della vita, costringendo anche l’innocenza a inseguire il denaro e il successo materiale.
L’idea originale di Kurt Cobain era un’immagine di un parto in acqua. Questa foto rievoca la fase di nascita e l’immersione nella “vita” (l’acqua, intesa come società o il mondo), dove si è subito esposti alle dinamiche economiche e sociali.
Il titolo, Nevermind, che significa letteralmente “non importa” o “lascia stare”, può essere letto come un cinico commento alla stessa situazione rappresentata: tutto questo inseguimento di denaro e fama non ha importanza, o forse l’innocenza del bambino non è ancora consapevole di quanto questo sia fondamentale.
Aneddoti e curiosità
Il nudo del bambino fu un punto di discussione per la casa discografica (Geffen Records), che chiese una versione censurata. Cobain rifiutò, scherzando sul fatto che l’unica censura che avrebbe accettato era un adesivo che recitasse “Se ti offende, devi essere un pedofilo represso.”
Il dollaro con l’amo fu un’aggiunta in post-produzione da parte dell’art director Robert Fisher, su suggerimento di Cobain, per rendere l’immagine meno controversa (in quanto distrae dal nudo) e per aggiungere il carico simbolico sul capitalismo.
Il neonato era Spencer Elden, figlio di un amico del fotografo. I suoi genitori ricevettero 200 dollari per il servizio fotografico.
Nel 2021, Spencer Elden (allora 30enne) ha intentato causa contro i membri della band e l’industria discografica, sostenendo di aver subito un danno (sfruttamento sessuale minorile, seppur l’accusa sia stata respinta), nonostante avesse ricreato l’immagine in diverse occasioni celebrative in costume da bagno.
Cenni sull’autore della copertina
Kirk Weddle è un fotografo americano noto in particolare per il suo lavoro di fotografia subacquea.
Weddle iniziò la sua carriera negli anni ’80 e si specializzò in scatti complessi sott’acqua, spesso per la pubblicità.
Fu ingaggiato dall’art director Robert Fisher proprio per la sua esperienza nel fotografare soggetti sott’acqua. Nonostante la sfida di fotografare un neonato, lo scatto fu realizzato rapidamente ed ebbe un costo relativamente basso, risolvendo il problema della casa discografica che non voleva pagare le costose licenze per foto di repertorio di parti in acqua. L’immagine divenne la sua opera più famosa, consolidando la sua reputazione come maestro della fotografia acquatica e rendendolo l’autore di una delle copertine di album più iconiche della storia del rock.




