Love On The Beat
Gainsbourg
Copertina di William Klein
La copertina dell’album “Love on the Beat” di Serge Gainsbourg, creata da William Klein, rappresenta l’incontro di due grandi talenti, ognuno esprimendo il proprio linguaggio e visione del mondo. Oltre a essere una rappresentazione visiva deli’album, l’immagine della cover si configura come un’opera d’arte autonoma, rispecchiando la natura provocatoria di entrambi gli artisti. Gainsbourg, compositore di colonne sonore, poeta, scrittore, regista e intellettuale dalle sfaccettature autodistruttive e destabilizzanti, si mostra versatile, seducente, provocatorio, contraddittorio e magnetico. Klein, un fotografo istintivo, incarna un realismo crudo unito a un umorismo nero, passando con dalla street photography al mondo della moda e della pubblicità. Nella fotografia, l’artista è ritratto con tratti divistici e un’espressione sospesa tra la trasgressione e l’ambiguità, il volto impreziosito da trucco evocante l’estetica della drag queen. Le rughe sul viso e lo sguardo stanco ma sensuale, unitamente al rossetto sulle labbra – simbolo eloquente di ambiguità di genere – alludono alla sovversione delle convenzioni sociali. Tale rappresentazione si sposa con la predilezione dell’artista per la sfida dei limiti della moralità e della censura, incoraggiando il pubblico a riflettere sulle sfumature della sessualità e dell’identità. L’iconografia visiva riflette in modo autentico il contenuto dell’album, caratterizzato da testi arditi e intrisi di sensualità. Il titolo stesso gioca sulla similitudine fonetica tra “beat” e “bite“, sottolineando un’implicita provocazione linguistica. All’interno dell’album si distingue particolarmente “Lemon Incest“, brano controverso interpretato da Serge Gainsbourg in duetto con la figlia dodicenne Charlotte. Il relativo video, in cui padre e figlia intonano la canzone d’amore fianco a fianco su un grande letto, suscitò un acceso scandalo all’epoca. La scelta di Klein come fotografo per la copertina non è casuale, poiché entrambi gli artisti condividono una prospettiva provocatoria che sfida le norme convenzionali e spinge il pubblico a riflettere su tematiche intricate e talvolta scomode.
