L’immensità
Don Backy
Copertina di Daniele Usellini
Contesto storico-musicalel Il brano L’immensità fu presentato da Don Backy al Festival di Sanremo del 1967, in coppia con Johnny Dorelli. È uno dei momenti più alti della sua carriera e rappresenta un passaggio cruciale nella musica italiana: la canzone d’autore inizia ad assumere toni più intimi e riflessivi, lontani dal puro intrattenimento. In quegli anni, il Clan Celentano era un laboratorio creativo dove giovani artisti come Don Backy sperimentavano nuove forme espressive tra pop melodico e ricerca personale.
Analisi visiva La copertina, realizzata da Daniele Usellini, si distingue per la sua essenzialità grafica e l’impatto cromatico: al centro, Don Backy con la chitarra, isolato su uno sfondo di cerchi concentrici che sfumano dal giallo al blu-verde. I cerchi sembrano irradiare luce o, al contrario, attrarre verso un punto centrale, creando un effetto di profondità quasi ipnotico. La figura del cantante, piccola rispetto all’ampiezza del campo cromatico, appare come un punto umano dentro un universo di colore e vibrazioni, in dialogo diretto con il titolo stesso, L’immensità. Il lettering grande e dinamico, in bianco, conferisce alla copertina un tono moderno e immediato, coerente con lo stile grafico del Clan Celentano.
Lettura simbolica e culturale L’immagine traduce visivamente il senso di spaesamento e grandezza evocato dal brano: l’uomo solo di fronte all’immensità del mondo, del sentimento o della condizione umana. I cerchi concentrici richiamano onde sonore, vibrazioni interiori o l’idea dell’universo che si espande, simbolo di ricerca spirituale e di connessione con l’infinito. La figura di Don Backy diventa così emblema di un artista in ascolto dell’assoluto, sospeso tra la canzone popolare e l’urgenza poetica di un’epoca che cerca nuovi linguaggi per esprimere emozioni collettive.
Aneddoti e curiosità La canzone, pur non vincendo Sanremo, divenne un grande successo e fu tradotta in molte lingue. Don Backy lasciò poco dopo il Clan Celentano, in seguito a contrasti contrattuali e di attribuzione dei diritti d’autore: un episodio che segnò la fine di un sodalizio artistico ma anche la nascita del suo percorso autonomo. Il disco è oggi considerato uno dei simboli della stagione più creativa della canzone italiana degli anni Sessanta.
Cenni sull’autore della copertina Daniele Usellini (1938–2021) è stato un pittore e illustratore italiano attivo tra gli anni Sessanta e Settanta, noto per la sua collaborazione con il Clan Celentano. Le sue copertine uniscono gusto grafico, equilibrio pittorico e capacità di sintesi visiva. Usellini sapeva tradurre in immagini il tono emotivo dei brani, rendendo le copertine vere e proprie micro-narrazioni visive. La sua ricerca si colloca nel dialogo tra arte figurativa e cultura pop, contribuendo a dare identità visiva alla nuova stagione della musica italiana.
