Le bravate del Cellini
Franco Graziosi/Mario Pomilio
Copertina di Guido Crepax
Pubblicato nel 1960 dall’Istituto Internazionale del Disco, Le bravate del Cellini è un raro esempio di vinile italiano dedicato alla letteratura, concepito come un ascolto culturale più che musicale. Il disco raccoglie brani scelti dalla celebre autobiografia del geniale orafo e scultore Benvenuto Cellini, letti con intensa espressività da Franco Graziosi e introdotti da Mario Pomilio, scrittore e critico tra i più influenti del secondo dopoguerra. Nel pieno fermento culturale degli anni Sessanta – quando la radio, il teatro e il disco incrociavano spesso le strade dell’impegno intellettuale – questa pubblicazione si inserisce nel filone della riscoperta dei classici italiani, restituendo voce e corpo a uno dei personaggi più esuberanti del Rinascimento. La copertina, firmata da Guido Crepax, presenta su uno sfondo verde oliva compatto e sobrio una balestra stilizzata, al centro della composizione. Il disegno, realizzato con un segno netto e una leggera asimmetria che ne accentua la tensione dinamica, è ridotto all’essenziale ma ricco di energia visiva. Le iniziali “GC” compaiono in basso come discreta firma dell’autore. Il lettering in bianco, elegante e classico, presenta il titolo in maiuscolo “LE BRAVATE DEL CELLINI” in alto, seguito in corsivo da una nota esplicativa: brani della Vita scelti e presentati da Mario Pomilio letti da Franco Graziosi. A sinistra, il logo dell’Istituto Internazionale del Disco. A destra, il codice catalogo: SIL 4040. La balestra, strumento tanto artistico quanto bellico, allude in modo diretto al carattere ambivalente di Benvenuto Cellini: artista raffinatissimo e al contempo uomo violento e impulsivo, capace di imprese eroiche e gesti sconsiderati. In questo, l’immagine sintetizza perfettamente lo spirito delle sue bravate, tra eccessi, vanità e genio creativo. Crepax evita ogni decorativismo per concentrarsi su una forma quasi araldica, evocando sia la potenza fisica dell’arma sia la tensione narrativa che percorre la vita di Cellini. Il tratto essenziale suggerisce una lettura modernista del Rinascimento, ricollegandosi idealmente alla linea grafica delle avanguardie. Guido Crepax fu grafico, illustratore e fumettista tra i più rivoluzionari del Novecento italiano. Prima ancora della celebrità ottenuta con il personaggio di Valentina, si affermò come autore di copertine per dischi e riviste, imponendo uno stile elegante, onirico, spesso allusivo. La sua formazione architettonica influenzò fortemente la costruzione delle immagini, sempre attente al ritmo, all’equilibrio e alla sintesi visiva. In questa copertina si ritrova l’essenzialità del segno e la tensione drammatica che sarà cifra delle sue narrazioni grafiche. La collaborazione con l’Istituto Internazionale del Disco testimonia il suo ruolo nella definizione di una nuova estetica editoriale nel panorama italiano degli anni Sessanta.
