L’arte e la voce di Renato Guttuso

Autore copertina
Autore del disco
Anno pubblicazione
1962
Formato disco
EP 7"

L’arte e la voce di Renato Guttuso

Renato Guttuso

Copertina di Renato Guttuso

Il disco e il contesto storico-musicale
Il disco “L’arte e la voce di Renato Guttuso” del 1962 si colloca in un periodo di intensa attività e dibattito culturale in Italia. Non è un’opera musicale in senso stretto, ma una testimonianza sonora e visiva del pittore.
Guttuso fu una figura centrale del Neorealismo italiano e membro attivo del Partito Comunista Italiano (PCI). La sua arte era intrinsecamente legata all’impegno sociale e politico.
Questo tipo di pubblicazioni, spesso edite da etichette discografiche sensibili alla cultura, conteneva tipicamente la voce dell’artista (interviste, dichiarazioni, lettura di testi) che commentava la propria opera o il contesto artistico.
L’opera unisce arte visiva e parola, anticipando un concetto di “arte totale”, perfettamente in linea con l’importanza che Guttuso attribuiva all’arte come strumento di comunicazione diretta e di militanza. Visivamente, essa  riflette la fase più lirica e gestuale della sua produzione di fine anni ’50, quando l’artista, pur restando ancorato al realismo, si confronta con l’espressionismo e l’astrazione europea, entrando in dialogo con l’informale e la pittura d’azione.

Analisi visiva e lettura simbolica
La copertina presenta un intreccio di segni neri e campiture verdi, fluide e vibranti, che si muovono con un ritmo libero sul fondo bianco. L’opera si distacca in parte dal realismo descrittivo di molte tele celebri di Guttuso, abbracciando un Espressionismo astratto/informale molto più gestuale, sebbene l’artista non abbia mai pienamente aderito all’astrattismo. 
L’energia del tratto è immediata e fisica: la pennellata larga, istintiva, sembra voler tradurre sulla superficie il gesto stesso del dipingere.
Il colore verde — insolito per la tavolozza di Guttuso, generalmente dominata dai toni caldi e terrosi — assume qui una funzione dinamica e vitale, come se fosse una linea melodica che attraversa lo spazio pittorico. In basso a destra compare la firma autografa dell’artista, elemento che sottolinea l’autenticità e il carattere pittorico dell’immagine, più che la sua funzione grafica. La composizione può essere letta come una scrittura visiva: le linee e le curve sembrano evocare il movimento della voce, il ritmo del discorso, quasi a voler rendere tangibile l’idea stessa del suono.
L’arte diventa quindi linguaggio, corpo, ritmo. La copertina è un manifesto di libertà espressiva: un luogo dove la pittura si fa parola e la parola si fa segno.

Cenni sull’autore della copertina
Aldo Renato Guttuso (Bagheria, 1911 – Roma, 1987) fu uno dei maggiori pittori italiani del Novecento. La sua formazione fu influenzata dall’Espressionismo europeo (Van Gogh, Picasso) e dal Corrente (il movimento milanese antifascista).
Aderì al PCI clandestino nel 1940. L’impegno antifascista e comunista fu il motore costante della sua arte. Durante la guerra, realizzò la serie di disegni clandestini Gott mit uns (1943-44) per denunciare le atrocità naziste.
Fu il principale esponente del Neorealismo in pittura del dopoguerra. Le sue opere più famose (es. Crocifissione, Occupazione delle terre incolte in Sicilia, I funerali di Togliatti, La Vucciria) sono potenti narrazioni di vita popolare, lotta, denuncia sociale e storia contemporanea. Guttuso ebbe il merito di riconnettere l’arte italiana con la realtà e con l’impegno civile dopo le esperienze metafisiche e astrattiste. La sua pittura, pur figurativa, era profondamente espressionista nell’uso distorto e drammatico della forma e del colore, conferendole una forza comunicativa unica e universale. 

Museum Hours

9:30–6:00, Monday Until 8:00

Museum Location

2270 S Real Camino Lake California