I fiori del male
Charles Baudelaire, Giancarlo Sbragia
Copertina di Guido Crepax
Nel clima culturale teso e vibrante della fine degli anni Sessanta, questo disco fonde poesia, teatro e arti visive. L’attore Giancarlo Sbragia dà voce ai versi de I fiori del male di Baudelaire, mentre la copertina è affidata al segno inconfondibile di Guido Crepax . La cover ha la forma di un quadro, incorniciato da un bordo giallo che ne sottolinea il carattere pittorico. Al centro della composizione, su uno sfondo scuro quasi nero, spiccano due elementi evocativi: un fiore dai petali gialli con fitte striature nere, simbolo di bellezza e corruzione, e una figura femminile vista di spalle, vestita con un corsetto e un lungo abito, i capelli mossi che scendono sulle spalle. Appoggiata con la testa ed un braccio, forse contro un muro, la donna sembra assorta in una malinconia profonda, la sua posa trasmette un senso di abbandono e tristezza silenziosa, come se sopraffatta da un dolore, fosse intenta a piangere. Nel 1968 Guido Crepax è già uno dei protagonisti del fumetto italiano: dopo gli esordi nella grafica pubblicitaria e nelle copertine di riviste, il suo stile elegante e intensamente psicologico ha conquistato un posto di rilievo nella cultura visiva dell’epoca. L’illustrazione di questo disco coglie l’essenza decadente e sensuale dell’opera di Baudelaire, interpretandola con raffinata modernità. L’unione tra la voce intensa di Sbragia e l’immaginario grafico di Crepax rispecchia le tensioni e le sperimentazioni di un’epoca in cui la musica, la parola e l’immagine collaborano per superare i confini tra le arti.
