Ho difeso il mio amore
I Nomadi
Copertina di Augusto Daolio
Contesto storico-musicale
Il 1968 segna un anno di profondi cambiamenti culturali e sociali in Italia e nel mondo. La musica diventa veicolo di emozioni autentiche, riflessioni sociali e sperimentazioni artistiche. I Nomadi, già affermati sulla scena italiana con sonorità beat e pop, pubblicano con Ho difeso il mio amore. Il brano è la versione italiana di Nights in White Satin dei Moody Blues, con testo adattato da Daniele Pace. Il tono poetico e malinconico del disco, consolida il gruppo come interprete sensibile dei sentimenti e delle inquietudini della generazione giovanile.
Analisi visiva e simbolica
La copertina, realizzata da Augusto Daolio, si distingue per il predominio del bianco e nero, con l’unico utilizzo del colore riservato al titolo dell’album in rosso e al nome del gruppo in viola, creando un contrasto immediato e visivamente incisivo. I volti dei membri dei Nomadi sono tracciati con linee essenziali ma espressive, che restituiscono introspezione e personalità, mentre capigliature e sfondo sono realizzati mediante motivi grafici stilizzati e astratti, conferendo movimento, ritmo e profondità all’immagine e creando un’atmosfera psichedelica e onirica, coerente con le tendenze visive della fine degli anni ’60. La scelta compositiva privilegia la leggibilità dei volti, trasformando la copertina in un’opera d’arte autonoma, in cui musica e arti visive si integrano armoniosamente. I motivi di sfondo suggeriscono un continuum tra l’individualità del gruppo e un universo simbolico più ampio, mentre il contrasto cromatico tra testo e immagini rinforza il senso di drammaticità e di centralità del messaggio: “difendere un amore” diventa così non solo un tema musicale, ma un valore poetico e generazionale.
Aneddoti e curiosità
Augusto Daolio, oltre che frontman dei Nomadi, coltivava pittura e disegno; molte copertine e lavori grafici del gruppo portano la sua firma, sottolineando il dialogo tra musica e arti visive.
Cenni sull’autore della copertina
Augusto Daolio (1947–1992), nato a Novellara, è stato cantante e anima dei Nomadi. La sua attività artistica non si è limitata alla musica: pittura, disegno e poesia hanno accompagnato tutta la sua vita, influenzando la grafica delle copertine e contribuendo a definire l’immagine visiva del gruppo. La sua opera visiva ha combinato sensibilità estetica, simbolismo e introspezione emotiva, rendendolo una figura di rilievo nella cultura italiana degli anni ’60 e ’70.




