Hideaway
Stanley Clarke
Copertina di John Divola
La copertina dell’album “Hideaway” (1986) di Stanley Clarke è una vera e propria opera d’arte, dal carattere quasi onirico, in grado di simboleggiare il viaggio interiore del celebre bassista. Creata da John Divola, artista visivo noto per la sua capacità di esplorare temi legati all’architettura, alla natura e il decadimento, essa trae origine dalla a serie “Zuma”, un progetto realizzato tra il 1977 e il 1978 che testimonia il profondo interesse del fotografo per la documentazione di edifici abbandonati , nonché il suo desiderio di reinterpretare e trasformare questi scenari attraverso l’uso della fotografia come mezzo espressivo. Verso la fine degli anni Settanta, John Divola scoprì una proprietà abbandonata a Zuma Beach, nella California meridionale. Questo luogo aveva una storia turbolenta: l’edificio, infatti, era stato ripetutamente incendiato e utilizzato dai vigili del fuoco come campo di addestramento. Affascinato dal degrado e dalla trasformazione continua di questo spazio, Divola trascorse un intero anno a documentare il sito attraverso una serie di visite ripetute. Durante questo processo, le foto non erano solo un resoconto passivo della distruzione, ma venivano arricchite dallo stesso artista con l’aggiunta di vernice e graffiti. A questi interventi si univano i segni lasciati dal vandalismo, dalle intemperie e dall’inevitabile passare del tempo, creando opere complesse e stratificate che catturavano l’essenza mutevole del luogo. Divola descrive la serie Zuma come un prodotto del suo coinvolgimento in una situazione in evoluzione… “i miei atti, la mia pittura, la mia fotografia, la mia riflessione, sono parte di questo processo di evoluzione e cambiamento, non separati da esso”. L’immagine della copertina di “Hideaway” unisce la decadenza architettonica di un edificio ad uno spettacolare panorama che si apre sull’oceano e sul cielo. Il contrasto tra l’aspetto fatiscente degli gli spazi interni e la bellezza impressionante della vista sull’oceano, catturata con abilità dalla fotografia di Divola, crea un impatto visivo intenso. L’immagine sembra quasi volerci invitare a trovare rifugio nella musica, un luogo intimo e protetto dove lasciare fuori le pressioni e il caos della vita quotidiana. La copertina diventa quindi una porta d’ingresso verso un mondo sonoro complesso, promettendo un’esperienza di ascolto che va oltre il semplice intrattenimento. In “Hideaway”, musica e arte visiva si intrecciano, regalando un’esperienza davvero coinvolgente.
