George Lewis And His New Orleans Stompers (Volume One)
George Lewis And His New Orleans Stompers
Copertina di Reid Miles
Il disco disco e il contesto storico-musicale
L’album raccoglie registrazioni fondamentali del clarinettista George Lewis con il suo gruppo, i New Orleans Stompers. Sebbene Lewis fosse attivo fin dagli anni ’20, divenne una figura centrale del New Orleans Revival (Rinascita del Jazz di New Orleans) negli anni ’40 e ’50.
Il disco, pubblicato nel 1955 da Blue Note (catalogato come BLP 1205), è significativo perché documenta il jazz tradizionale, o Trad Jazz, in un’epoca in cui Blue Note stava spostando il suo focus sul jazz moderno (come il Bebop e l’Hard Bop). Lewis, insieme ad altri musicisti come Bunk Johnson e Jim Robinson, fu uno degli alfieri del revival che cercava di riportare in auge lo stile orchestrale e collettivo delle origini del jazz, contrapponendosi in qualche modo al virtuosismo solistico che stava prendendo piede.
Le sue registrazioni per Blue Note sono tra le sue sessioni in studio più importanti, contribuendo a renderlo uno dei jazzisti di New Orleans più popolari a livello internazionale negli anni ’50.
Analisi visiva e lettura simbolica
La copertina, ideata da Reid Miles, è un eccellente esempio dello stile grafico audace e modernista che ha definito l’identità visiva della Blue Note.
La copertina utilizza un forte schema bicolore (o duoton) dominato da un vibrante arancione come sfondo e dal nero per l’illustrazione e la tipografia. Questo contrasto netto è un marchio di fabbrica delle copertine Blue Note di Miles.
A sinistra è raffigurato in silhouette nera, con uno stile quasi da stencil o xilografia, un uomo con un cappello che sale su una scala e sta incollando un manifesto sul muro con un pennello.
Al centro domina il testo con caratteri Bold Sans-Serif di grandi dimensioni, anch’essi neri, che creano una gerarchia visiva. La dicitura “HURRY… HURRY… HURRY!” in alto, seguita da “GEORGE LEWIS AND HIS NEW ORLEANS STOMPERS”, è incorniciata da una fila di stelle, richiamando l’estetica dei manifesti pubblicitari e degli annunci di spettacoli circensi o di vaudeville.
Sotto il nome della band, si trova una piccola immagine in stile vintage di un battello a vapore (forse un omaggio al fiume Mississippi e a New Orleans) con la scritta “GEN. PIKE, che rafforza il legame geografico e storico con le radici del jazz.
Le liner notes con i musicisti sono scritte in piccolo, mentre il numero di catalogo “BLUE NOTE 1205” e la dicitura “VOLUME ONE” sono enfatizzati. La frase finale “GREATEST MUSICAL SHOW ON EARTH!” completa l’effetto manifesto enfatico.
La scelta di un uomo che affigge un manifesto simboleggia la diffusione della musica e l’annuncio di un grande evento. L’immagine e il testo richiamano il linguaggio visivo della pubblicità popolare dell’inizio del XX secolo (manifesti, circhi, spettacoli itineranti), stabilendo un legame visivo diretto con le radici popolari e street del jazz di New Orleans, in netto contrasto con l’estetica più intellettuale e fotografica tipica delle copertine Bebop coeve. Il richiamo al battello a vapore e a New Orleans è un omaggio alla tradizione.
Pur utilizzando immagini e un linguaggio legati al passato, Reid Miles applica un design radicalmente modernista e tipografico. L’uso audace del colore e l’enfasi sulla tipografia come elemento visivo primario riflettono l’approccio di Miles, che trattava i caratteri come forme geometriche e ritmiche, creando una tensione visiva e un senso di movimento che rispecchiano la vitalità del jazz. È un perfetto esempio di come Miles sia riuscito a rendere moderno e accattivante un genere musicale tradizionale.
Aneddoti e curiosità
Reid Miles, il designer, curiosamente non era un grande appassionato di jazz; preferiva la musica classica. Alcuni critici dicono che proprio questa distanza emotiva gli permise di approcciare i brief (le richieste del disco) con una spiccata oggettività e un rigore grafico ineguagliabili.
Questo disco è un’anomalia nel catalogo Blue Note del periodo. Mentre gli artisti mainstream della Blue Note venivano immortalati in ritratti fotografici cool e moderni dal fotografo Francis Wolff, a Lewis, che suonava Trad Jazz, fu riservata una copertina interamente grafica, quasi a sottolinearne l’appartenenza a un registro stilistico diverso all’interno dell’etichetta.
George Lewis non guadagnava abbastanza dalla musica. Per molti anni, lavorò come scaricatore di porto sul fiume Mississippi. Nel 1944, fu gravemente ferito da un pesante container sul lavoro, ma si riprese e continuò a esercitarsi a letto, con gli amici che portavano i loro strumenti al suo capezzale, dimostrando una dedizione incrollabile al jazz.
Il battello a vapore rappresentato, il “GEN. PIKE”, era un battello famoso nel contesto del Mississippi. La sua inclusione sottolinea l’autenticità e le radici geografiche del jazz tradizionale di Lewis.
Cenni sull’autore della copertina:
Reid Miles (1927–1993) fu il leggendario grafico che plasmò l’identità visiva della Blue Note Records dagli anni ’50 fino alla metà degli anni ’60, creando oltre 500 copertine.




