Fragile
Yes
Copertina di Roger Dean
Il disco e il contesto storico-musicale
Fragile, pubblicato nel 1971, è il quarto album in studio degli Yes, un punto di svolta fondamentale nella loro carriera e nel panorama del rock progressivo britannico degli anni ’70. Segna l’inizio del cosiddetto periodo “classico” o “aureo” della band, grazie all’ingresso del tastierista Rick Wakeman: la sua versatilità e l’uso di nuovi strumenti elettronici contribuirono a elevare la complessità e l’articolazione della loro musica.
Il disco è noto per la sua struttura: contiene quattro brani di gruppo e cinque brevi brani solistici, uno per ogni membro della band, che mettono in mostra il virtuosismo e la personalità di ciascun musicista.
Analisi visiva e lettura simbolica
La copertina, realizzata da Roger Dean, presenta un’immagine di ispirazione fantastica e surreale, dominata da tonalità di blu intenso (lo sfondo cosmico) e verde-azzurro (il pianeta).
Al centro spicca un piccolo pianeta dall’aspetto organico, ricoperto da masse continentali frastagliate di un verde brillante che galleggiano su un mare turchese. Il pianeta è visibilmente incrinato o spezzato, con una fenditura che lo attraversa, suggerendo un imminente collasso. Una piccola macchina volante dall’aspetto rustico e meccanico (simile a una navicella con eliche e corde) si allontana o vola via dal pianeta spezzato, in una frettolosa fuga.
Il titolo “Fragile” e il nome della band “Yes” sono scritti con un lettering sinuoso e organico, tipico dello stile di Roger Dean.
L’immagine è profondamente allegorica e riflette le preoccupazioni ambientali emergenti negli anni ’70, periodo di crescente consapevolezza ecologica.
Il pianeta spezzato simboleggia un mondo fragile, sull’orlo dell’autodistruzione o del collasso ecologico a causa dell’azione umana, il titolo stesso enfatizza questa fragilità. L’arca in fuga rappresenta il desiderio di evasione e salvezza. Roger Dean ha raccontato che l’idea era rappresentare il sogno di un bambino che costruiva un’arca spaziale per scappare dal suo pianeta, ormai sul punto di rompersi.
L’immagine è l’epitome dell’estetica del rock progressivo di quegli anni: complessa, onirica e visionaria.
Aneddoti e curiosità
Fragile è il primo album in assoluto per il quale Roger Dean collaborò con gli Yes, inaugurando una partnership artistica che sarebbe durata per decenni e avrebbe definito l’intera iconografia della band.
La band chiese a Dean di rendere il pianeta visibilmente rotto, come un pezzo di porcellana, per enfatizzare il concetto di “Fragile”. Fu così che Dean aggiunse la grande crepa ben visibile.
Sebbene Dean sia famoso per il logo classico degli Yes (quello con le lettere allungate), questo apparve solo sull’album successivo, Close to the Edge (1972). Su Fragile compare un lettering differente, pur sempre creato da Dean.
La fama dell’artista è legata indissolubilmente agli Yes, per i quali ha curato oltre al logo, quasi tutte le copertine e le scenografie dei tour. Ha collaborato anche con altre band di rock progressivo come Uriah Heep, Gentle Giant e Asia. Nel 1973 ha disegnato anche il celebre logo di Virgin Records.
Cenni sull’autore della copertina
Roger Dean (Ashford, 1944) è un artista, illustratore, designer e architetto britannico di fama mondiale.
Studente del Royal College of Art di Londra, la sua formazione è stata influenzata anche da esperienze giovanili in Estremo Oriente, che hanno contribuito alla sua estetica unica, talvolta accostata allo Shan Shui (l’antica arte paesaggistica cinese).
È universalmente noto per i suoi paesaggi fantastici che mescolano elementi di fantasy, natura organica e architetture utopiche. Il suo stile è caratterizzato da armonia, forme sinuose e un senso di pace quasi new-age. Le sue opere sono realizzate prevalentemente con tecniche miste tra cui acquerello, inchiostro e carboncino.
Il connubio tra l’arte di Roger Dean e la musica degli Yes ha creato un’iconografia unica, rendendo le copertine dei loro dischi, vere e proprie opere d’arte che completano l’esperienza musicale.
