Difficult To Cure

Autore copertina
Autore del disco
Anno pubblicazione
1981
Formato disco
Lp 12"

Difficult To Cure

Rain Bow

Copertina di Hipgnosis

Contesto storico-musicale Nel 1981 i Rainbow, band fondata da Ritchie Blackmore (ex Deep Purple), si trovavano in una fase di cambiamento. Dopo gli esordi hard rock e proto-metal con la voce di Ronnie James Dio, il gruppo si orientò verso sonorità più melodiche e accessibili, vicine all’AOR (Album Oriented Rock) e all’hard rock radiofonico di inizio anni Ottanta. Difficult to Cure rappresenta un punto di svolta: è il primo album con il cantante Joe Lynn Turner, che sostituì Graham Bonnet, e contiene il celebre brano “I Surrender”, destinato a diventare un grande successo internazionale. 

Analisi visiva La copertina mostra un gruppo di chirurghi in camice verde e mascherina bianca, disposti frontalmente con un atteggiamento freddo e imperscrutabile. La figura centrale, in primo piano, è ripresa nell’atto di indossare guanti chirurgici con un gesto fermo e deciso, accentuando la tensione tra autorevolezza e inquietudine. Il fondo neutro, grigiastro e sfocato, concentra l’attenzione esclusivamente sui medici, trasformati in una sorta di “armata impersonale”.

Lettura simbolica e culturale Il titolo Difficult to Cure (“Difficile da curare”) dialoga ironicamente con l’immagine: la band sembra suggerire che la propria musica sia una sorta di medicina estrema, o che il rock stesso sia una “malattia” impossibile da guarire. L’uso della metafora medica trasmette sia serietà (la chirurgia come atto salvifico e autoritario) sia un senso di satira grottesca, tipico delle invenzioni di Hipgnosis. L’uniformità dei chirurghi allude anche all’anonimato, al potere impersonale della scienza e al tema della cura come dimensione collettiva e alienante. L’immagine, oggi, può essere letta anche come anticipazione di riflessioni più ampie sul rapporto tra tecnologia, medicina e controllo sociale.

Aneddoti e curiosità La title track Difficult to Cure è in realtà una rielaborazione rock dell’“Inno alla gioia” di Beethoven, adattata da Blackmore e dalla band con un taglio spettacolare. L’album segnò uno dei maggiori successi commerciali dei Rainbow, consolidando la fase “americana” del gruppo. La copertina, come spesso accadeva per Hipgnosis, divenne immediatamente iconica e contribuì a dare al disco un’identità visiva forte e memorabile.

Cenni sull’autore della copertina Hipgnosis è stato uno dei più influenti studi di design grafico per la musica, fondato a Londra nel 1968 da Storm Thorgerson e Aubrey Powell. Specializzati in copertine di dischi, hanno realizzato immagini diventate simbolo culturale per artisti come Pink Floyd, Led Zeppelin, Genesis, Black Sabbath e molti altri. Lo stile di Hipgnosis univa surrealismo, fotografia concettuale e ironia visiva, trasformando le cover in opere d’arte autonome rispetto al disco. La loro capacità di costruire immagini enigmatiche e disturbanti, spesso con implicazioni sociali o ironiche, ha segnato un’epoca e influenzato generazioni di designer successivi.

Museum Hours

9:30–6:00, Monday Until 8:00

Museum Location

2270 S Real Camino Lake California