C’est Chic
Chic
Copertina di Joel Brodsky
Contesto storico-musicale Il 1978 è un anno cruciale per la disco music: la febbre del sabato sera impazza nelle piste da ballo di tutto il mondo, mentre la musica da club diventa un fenomeno globale e culturale. I Chic, guidati dal chitarrista Nile Rodgers e dal bassista Bernard Edwards, incarnano lo stile sofisticato e raffinato della disco più elegante, contrapponendosi all’immaginario kitsch di altre produzioni del periodo. “C’est Chic” rappresenta uno dei massimi trionfi del gruppo: contiene brani iconici come “Le Freak” – singolo che divenne immediatamente un inno generazionale – e “I Want Your Love”, entrambi simboli di una disco colta, raffinata e profondamente influente, capace di aprire la strada a quello che diventerà poi l’house e buona parte della dance elettronica degli anni ’80 e ’90.
Analisi visiva La copertina, fotografata da Joel Brodsky, si distingue per un’impostazione elegante e teatrale. Gli ambienti sono minimalisti, con grandi finestre che lasciano intravedere un giardino esterno, suggerendo un’atmosfera da villa lussuosa. Al centro, i membri della band posano in abiti sofisticati, dallo stile sartoriale: giacche, pantaloni eleganti, scarpe laccate. Una donna sdraiata su un divano, con posa rilassata e sensuale, aggiunge un tocco glamour e quasi cinematografico alla scena. La composizione è ordinata, giocata su linee geometriche e prospettive pulite, con il logo “CHIC” in rosso intenso che domina la parte superiore, contrastando con lo sfondo neutro. L’insieme restituisce un’immagine di lusso, compostezza ed eleganza che si sposa perfettamente con l’idea di disco come esperienza estetica totale: non solo musica da ballo, ma anche lifestyle.
Lettura simbolica e culturale La copertina traduce visivamente la filosofia dei Chic: glamour, stile e raffinatezza come elementi centrali della loro musica. Lo spazio ampio e luminoso allude a un mondo esclusivo, quasi inaccessibile, in cui il pubblico è invitato a entrare attraverso la musica. La scelta di pose studiate e la distanza tra i membri del gruppo accentuano un’aura di mistero e intangibilità: non siamo davanti a una band “popolare” nel senso tradizionale, ma a un ensemble di architetti del suono e dell’immagine. Il contrasto tra rigore compositivo e sensualità suggerita dal corpo femminile disteso rende la scena una metafora della disco: disciplina ritmica e abbandono sensuale.
Aneddoti e curiosità Il titolo originario dell’album, per il mercato europeo, era semplicemente “Chic”, ma divenne “C’est Chic” negli Stati Uniti per sottolineare il legame con l’eleganza francese, quasi fosse un marchio di moda. Il singolo “Le Freak” nacque da un episodio curioso: Rodgers ed Edwards non furono fatti entrare allo Studio 54 nonostante fossero stati invitati da Grace Jones. Tornati a casa, trasformarono la rabbia in un ritornello improvvisato che inizialmente diceva “F*** Off!” e che divenne poi il celebre “Freak Out!”. L’album fu un enorme successo commerciale: “Le Freak” è ancora oggi uno dei singoli più venduti di sempre nella storia della musica americana.
Cenni sull’autore della copertina Joel Brodsky (1939–2007) è stato un fotografo statunitense celebre soprattutto per i suoi ritratti di musicisti. È noto per aver realizzato oltre 400 copertine di dischi, tra cui alcune iconiche come “The Doors” (1967), con Jim Morrison immortalato nello scatto noto come “Young Lion”. Negli anni ’70 si affermò come uno dei fotografi più richiesti nel mondo della musica, collaborando con artisti soul, funk e rock. l suo stile univa rigore compositivo e forte impatto visivo, con una capacità di adattarsi tanto al rock psichedelico quanto all’eleganza disco, come in “C’est Chic”.
