Blind Faith
Blind Faith
Copertina di Bob Seidemann
Nell’agosto del 1969 i Blind Faith – Eric Clapton, Steve Winwood, Ginger Baker e Ric Grech – pubblicano il loro unico album omonimo, frutto di un incontro tra alcuni dei più grandi talenti della scena rock inglese. Considerato uno dei primi veri supergruppi, il progetto nacque subito dopo lo scioglimento dei Cream, con l’intento di unire blues, rock e nuove sonorità progressive. L’album ottenne un successo immediato, raggiungendo la vetta delle classifiche sia in Inghilterra che negli Stati Uniti. Pur non essendo il capolavoro assoluto che molti si aspettavano, resta una testimonianza fondamentale della creatività di fine anni Sessanta. La copertina, firmata dal fotografo Bob Seidemann, è una delle più celebri e controverse della storia del rock. Non compare alcun titolo né il nome della band: l’immagine è tutto. Al centro campeggia una ragazzina a torso nudo, che stringe un modellino metallico dalle forme ambigue a metà tra un aereo e un simbolo fallico. Sullo sfondo, un cielo limpido e un prato verde. L’essenzialità della scena amplifica l’impatto provocatorio della figura, sospesa tra innocenza e sensualità. Secondo Seidemann, l’idea era rappresentare il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, “l’innocenza che incontra l’utopia della tecnologia”. La ragazza diventa così l’allegoria di una generazione che stava perdendo l’ingenuità, confrontandosi con le contraddizioni del progresso e con un mondo carico di tensioni sociali e culturali. L’aeroplano-oggetto, lucido e futurista, accentua il contrasto con la vulnerabilità del corpo giovane, rendendo la fotografia una potente metafora visiva del 1969.
Aneddoti e curiosità: La modella della foto è Mariora Goschen, undicenne: inizialmente Seidemann aveva notato la sorella maggiore in metropolitana, ma la sua timidezza lo spinse a scegliere Mariora, che si propose spontaneamente. Bob Seidemann aveva intitolato la fotografia Blind Faith come metafora di “innocenza che incontra la tecnologia e il futuro”. In seguito, il nome piacque a Clapton e fu adottato come titolo per la band. La copertina fu subito oggetto di scandalo: in America venne censurata e sostituita con un’immagine più sobria della band in studio. Attorno all’identità della ragazza nacquero leggende metropolitane: si vociferava fosse una figlia illegittima di Ginger Baker o una groupie legata al gruppo
Cenni sull’autore: Bob Seidemann , fotografo e artista americano, è ricordato soprattutto per questa copertina, che divenne una delle più discusse di sempre. Amico di Eric Clapton, aveva già fotografato Janis Joplin, Grateful Dead e altri protagonisti della scena californiana. Successivamente collaborò anche con Neil Young, Traffic e Jackson Browne. Con Blind Faith portò la fotografia rock oltre il ritratto promozionale, trasformandola in allegoria visiva e provocazione culturale.
