Old Parade Morandi
Gianni Morandi
Copertina di Tanino Liberatore
La copertina dell’album Old Parade Morandi costituisce un esempio singolare nel percorso visivo di Tanino Liberatore, artista noto per i suoi tratti iperrealisti e provocatori. In questa occasione, l’illustratore adotta un linguaggio visivo sorprendentemente nostalgico e sognante, capace di evocare con grande delicatezza un immaginario tutto italiano degli anni Sessanta. L’immagine si sviluppa come un collage onirico, ricco di dettagli simbolici e atmosfere estive: uno scorcio di spiaggia assolata ospita bagnanti distesi al sole, mentre sullo sfondo appare un ragazzo con una Vespa – icona della gioventù e della libertà di quell’epoca. Una macchina rossa campeggia con sopra un gatto bianco, quasi a sospendere la scena tra realismo e poesia. Ai lati si notano una chitarra e un cuore, espliciti riferimenti all’amore e alla musica, temi centrali nel repertorio di Morandi. Lo sfondo è animato da nuvole leggere, una luna e un arcobaleno, che introducono un senso di sospensione temporale e dolce malinconia. Al centro della composizione domina un grande prisma, elemento visivamente surreale, sul quale sono inscritti i titoli delle canzoni contenute nel disco. Questa scelta non solo organizza l’informazione testuale in modo inusuale, ma la eleva a parte integrante della scena illustrata. In alto, spicca la scritta “Old Parade” in caratteri gialli grandi, mentre subito sotto, in caratteri rossi, campeggia il nome “Morandi”, riportando l’attenzione sull’autore di questo viaggio musicale nella memoria. Questa illustrazione si discosta dall’estetica più cruda e urbana del Liberatore più noto, per abbracciare invece un realismo affettuoso e popolare, in sintonia con il tono celebrativo dell’album, che raccoglie cover reinterpretate da Gianni Morandi del repertorio italiano degli anni Sessanta. Il risultato è una copertina intensamente evocativa, che unisce arte visiva e musica in un omaggio affettivo all’Italia del boom economico, e che si distingue per raffinatezza e impatto iconografico nel panorama della discografia italiana.
