Le romancero gitan et chant funèbre pour Ignacio Sánchez Mejías

Autore copertina
Anno pubblicazione
1954
Formato disco
LP 10

Le romancero gitan et chant funèbre pour Ignacio Sánchez Mejías

Federico García Lorca dits par Marcel Lupovici à la guitare Jean Borredon

Copertina di Pablo Picasso

Il disco e il contesto storico-musicale
Questo non è un’opera musicale in senso stretto, bensì una registrazione letteraria che testimonia la diffusione della cultura e della poesia spagnola in Europa.  L’album presenta la recitazione di due opere di Federico García Lorca (1898-1936), uno dei poeti e drammaturghi spagnoli più importanti del XX secolo e figura centrale della Generazione del ’27. I suoi lavori combinavano la tradizione popolare (flamenco, poesia gitana) con tecniche d’avanguardia e trattavano temi universali come la passione, la morte, l’ingiustizia e l’identità. La pubblicazione, a cura della casa discografica francese Pathé, avvenne in un periodo cruciale: la Spagna era ancora sotto la dittatura di Franco, regime che non solo aveva assassinato Lorca (per mano dei nazionalisti), ma ne aveva anche censurato e ostracizzato l’opera e la memoria. La diffusione della sua poesia all’estero, specialmente in Francia, rappresentava  perciò un atto di valorizzazione culturale e in un certo senso politico. Le due opere contenute nell’album sono:
–  “ Romancero Gitano”: una raccolta di poesie pubblicata nel 1928, che mescola elementi popolari andalusi con un simbolismo elevato, incentrata sulla figura del gitano come simbolo di purezza e di un destino tragico. 
– “Chant Funebre pour Ignacio Sánchez Mejias”: un’elegia in quattro parti, che rappresenta un lamento per la morte del torero amico di Lorca. L’opera trascende l’evento sportivo per diventare una profonda meditazione sulla morte, la memoria e l’immortalità.
I brani furono interpretati da Marcel Lupovici, récitant francese, e Jean Borredon, musicista, che fornì l’accompagnamento con chitarra classica o flamenco, essenziale per evocare l’atmosfera andalusa.

Analisi visiva e lettura simbolica
L’immagine della copertina è un disegno realizzato da Pablo Picasso, il soggetto è la figura stilizzata di un toro o di un bue, reso con un tratto vigoroso in bianco e nero (probabilmente inchiostro, tempera o gouache) e rappresentato in una posa dinamica, con il corpo arcuato e la testa rivolta verso l’osservatore o leggermente all’indietro. Le linee, spesse e gestuali caratteristiche del tratto dell’artista in quel periodo, conferiscono all’animale un senso di forza brutale e al tempo stesso di sofferenza. La pesante ombreggiatura e la silhouette scura creano un forte contrasto con lo sfondo chiaro e neutro. Il tratto pittorico è viscerale, evocando la violenza e la bellezza dei versi.
Il toro è un’icona fondamentale della cultura spagnola, spesso associato alla tauromachia, alla forza primordiale, alla morte e al destino. L’uso di questa immagine si collega direttamente al poema più significativo dell’album, il “Chant Funèbre pour Ignacio Sánchez Mejías” (“Llanto por Ignacio Sánchez Mejías”), dedicato al famoso torero amico di Lorca, ucciso nell’arena nel 1934. Il toro qui non è solo l’aggressore, ma anche un simbolo del destino tragico e della maestosa dignità della morte.
Metà della cover è dedicata al testo, disposto sinistra in modo chiaro e gerarchico: titolo, nome dell’autore e interpreti. I caratteri sono in  colore rosso rosso vivo, colore che richiama il sangue, la passione e il dramma spagnolo. Il logo dell’etichetta discografica  Pathé  (disposto in basso) è in nero. La disposizione del testo bilancia la composizione visiva e conferisce un’aria di sobrietà e serietà letteraria.
L’intensità emotiva del disegno riflette il concetto di Duende (lo “spirito oscuro” di Lorca), quella forza misteriosa che emana dall’arte e che è legata alla terra, alla passione e alla consapevolezza della morte. In generale, i tori e i cavalli nel lavoro di Picasso (come in Guernica) sono spesso metafore della brutalità, della sofferenza e della guerra, temi che si intrecciano con la tragica biografia di Lorca, ucciso all’inizio della Guerra Civile Spagnola.

Aneddoti e curiosità
Lorca e Picasso si conoscevano ed erano entrambi parte del vibrante mondo intellettuale e artistico spagnolo. Condividevano l’amore per la cultura popolare andalusa, la copertina con un disegno di Picasso  non rappresentò solo un omaggio estetico per Lorca, ma la congiunzione naturale di due giganti della cultura spagnola del Novecento. L’uso di un’opera d’arte così potente su un disco di poesia è un chiaro indicatore di quanto l’industria discografica vedesse il vinile non solo come un contenitore sonoro, ma come un oggetto d’arte e un veicolo per l’alta cultura.

Cenni sull’autore della copertina
Pablo Ruiz y Picasso (1881-1973) è stato un pittore, scultore e incisore spagnolo, universalmente riconosciuto come uno degli artisti più influenti e rivoluzionari del XX secolo.
Insieme a Georges Braque, è il pioniere del Cubismo. La sua opera è caratterizzata da una straordinaria varietà di stili e periodi, inclusi il Periodo Blu, il Periodo Rosa, il Cubismo, il Neoclassicismo e il Surrealismo.
Picasso ha continuamente decostruito e ricostruito la realtà visiva, ridefinendo il concetto stesso di arte.

Museum Hours

9:30–6:00, Monday Until 8:00

Museum Location

2270 S Real Camino Lake California