Family Man
Black Flag
Copertina di Raymond Pettibon
La copertina del disco Family Man, pubblicato nel 1984, è firmata da Raymond Pettibon, artista visivo tra i più incisivi della scena punk americana e fratello del chitarrista dei Black Flag, Greg Ginn. Pettibon è noto anche per aver disegnato il celebre logo della band: le quattro barre nere, oggi simbolo universale del punk hardcore. Il suo stile è immediatamente riconoscibile: figure dai tratti marcati, spesso deformate, con una carica emotiva intensa e disturbante. L’immagine della cover ritrae un uomo che si punta una pistola alla testa in un interno domestico, circondato dai corpi della moglie e del figlio, con la figlia accovacciata, segnata dal sangue. La didascalia “23 novembre 1963”, la data del giorno successivo all’assassinio di John F. Kennedy, dà un ulteriore strato di significato storico e simbolico alla scena. L’uso audace dei colori piatti: il celeste del pavimento, il giallo della parete e il verde della camicia dell’uomo creano un contrasto netto e quasi surreale. Il rosso del sangue aggiunge un tocco drammatico, mentre il resto della copertina è dominato da un fondo color magenta che amplifica l’intensità visiva. Il titolo del disco è scritto in bianco in basso, mentre il nome della band, con il suo logo in nero, appare in alto, conferendo alla composizione un’ulteriore tensione grafica. Pettibon sfida l’idea dell’“uomo di famiglia” con questa rappresentazione cruda e inquietante, mettendo in discussione la normalità e i valori borghesi. L’opera, come la musica dei Black Flag, è un attacco contro le convenzioni sociali, incarnando lo spirito di rabbia e disillusione che ha definito la scena punk degli anni ’80.
