Dalek Versus Blacklisted
Blacklisted
Copertina di Dalek
Questa edizione speciale in vinile, limitata a sole 800 copie, dell’album Dalek versus Blacklisted della band hardcore Blacklisted, è accompagnata da un progetto visivo firmato da Dalek (pseudonimo di James Marshall), artista americano noto per il suo iconico Space Monkey, un topo antropomorfo dallo sguardo ossessivo e dal sorriso inquietante. Dalek, inizialmente writer, ha collaborato con artisti come Takashi Murakami, portando la sua visione unica nel mondo del design e dell’arte contemporanea. Il suo lavoro si distingue per l’uso intenso del colore, geometrie complesse e personaggi enigmatici, come quello rappresentato sulla copertina del disco. L’artwork della cover si sviluppa in modo sequenziale, come una storia muta e circolare di autodistruzione. Inizia sulla copertina frontale, prosegue nell’interno della cover apribile e si conclude con forza drammatica sulle superfici illustrate del picture disc. La scena, esaminata attentamente, mostra lo Space Monkey che agisce contro sé stesso in un crescendo visivo: inizialmente impugna un martello, poi appare deformato e osservato, infine si trafigge con un coltello. Un rituale di autodistruzione volontaria, muto e disperato. La copertina frontale presenta uno scenario sintetico e surreale: uno sfondo piatto celeste, sfere verdi macchiate di rosso e al centro un martello meccanico sospeso nell’atto di colpire. Lo Space Monkey è raffigurato frontalmente, mentre regge il manico del martello, pronto a colpire se stesso. È l’inizio del gesto, l’azione che innesca il ciclo. L’ambiente richiama una catena di montaggio alienante, dove l’individuo è sia ingranaggio che detonatore. All’interno della copertina, il contesto si fa più drammatico. A destra si ripete la scena di autodistruzione, mentre a sinistra il personaggio, con il volto trasformato in un grande occhio rosso, è fasciato da bande bianche, come se fosse sotto costrizione o contenimento. Il picture disc rappresenta il punto di non ritorno. Il gesto è stato compiuto, e ora entra in scena la disintegrazione del sé. Da un lato, lo Space Monkey emerge da un mare rosso, il corpo smembrato, mentre la mano tiene un coltello insanguinato. Gocce di sangue cadono dall’alto, come eco finale del gesto. Dall’altro lato, la testa del topo riemerge da un pavimento rosso, forse sangue, mentre tre gocce rosse fluttuano sopra di lui, in uno sfondo celeste. Una rappresentazione al tempo stesso innocente e disturbante, simbolo di sopravvivenza o condanna. I motivi geometrici, le gocce rosse e gli ambienti meccanici suggeriscono un mondo disumanizzato, dominato da logiche di controllo e ripetizione. Lo Space Monkey non è solo vittima, ma anche agente della propria rovina: una figura disturbante e lucida, simbolo di crisi esistenziale, autodistruzione e identità fratturata, in profonda sintonia con i temi sonori di Blacklisted.



