Where The Heart Is
Soft Cell
Copertina di Huw Feather
Contesto storico-musicale
Nel 1982 i Soft Cell, duo britannico composto da Marc Almond e David Ball, si trovano al culmine della loro parabola creativa. La scena musicale inglese di quegli anni è dominata dal synth-pop e dalla new wave, generi che fondono elettronica, estetica decadente e liriche introspettive. In piena era Thatcher, il Regno Unito vive un periodo di contrasti sociali: austerità economica, disoccupazione e crescente individualismo.
In questo clima di tensione e trasformazione, i Soft Cell si distinguono per una visione artistica che combina la freddezza dei suoni sintetici con una forte carica emotiva e teatrale. Il singolo e l’album “Where the Heart Is” riflettono proprio questa ambivalenza: dietro l’apparente eleganza formale si cela una critica feroce al mito della famiglia perfetta e alla società dei consumi, temi centrali anche nei testi di Almond, sempre sospesi tra ironia, malinconia e inquietudine.
Analisi visiva e simbolica
La copertina, ideata da Huw Feather, abbandona le soluzioni grafiche tipiche della new wave per ricorrere a un’immagine pittorica dal forte valore simbolico: il ritratto di un bambino in abiti borghesi, dai tratti impeccabili e quasi anacronistici, che richiama i ritratti ufficiali di fine Ottocento o inizio Novecento, in cui l’infanzia rappresentava purezza e rispettabilità. Qui, però, l’effetto è volutamente perturbante: l’espressione rigida, l’abito formale e l’ambientazione artificiosa trasformano la scena in un’immagine di inquietudine domestica, dove tutto appare statico e forzato. Feather lascia che il dipinto domini lo spazio in un impianto grafico essenziale, accentuandone la freddezza e la forza visiva. Il bambino diventa simbolo di una normalità imposta e repressiva, riflesso delle dinamiche familiari e sociali della borghesia inglese, mentre la casa — “where the heart is” — perde la funzione di rifugio e si trasforma in gabbia emotiva, luogo in cui i sentimenti vengono soffocati dalle convenzioni. L’immagine dialoga con i testi disillusi di Marc Almond, che spesso mettono in scena personaggi marginali, alienati o intrappolati in ruoli sociali prestabiliti, rendendo il bambino-ritratto metafora dell’identità controllata e della facciata rispettabile che nasconde disordine e dolore. In questo senso, la copertina sintetizza perfettamente il linguaggio estetico dei Soft Cell: un pop decadente, raffinato e disturbante, che scava nelle ombre del quotidiano.
Aneddoti e curiosità
Marc Almond approvò con entusiasmo la scelta del ritratto, considerandolo perfettamente coerente con la poetica dei Soft Cell, fatta di contrasti tra bellezza e disagio, desiderio e disillusione.
Il contrasto tra il titolo rassicurante, “Where the Heart Is”, e l’immagine enigmatica del bambino accentua la forza concettuale della copertina: dietro il cuore della casa si cela un vuoto affettivo, una dimensione inquieta che riflette la crisi della famiglia tradizionale negli anni Ottanta. La copertina è oggi ricordata come una delle più intellettuali e disturbanti dell’intera produzione del duo.
Cenni sull’autore della copertina
Huw Feather è un graphic designer britannico attivo nei primi anni Ottanta, legato all’ambiente della Some Bizzare Records, etichetta sperimentale che pubblicò i primi lavori dei Soft Cell. Il suo approccio mescola fotografia, pittura e grafica concettuale, con una predilezione per le immagini simboliche e i riferimenti alla cultura visiva borghese reinterpretata in chiave critica.
Con questa copertina, Feather si afferma come una delle figure più raffinate della grafica pop britannica del periodo, capace di trasformare l’artwork in commento visivo e culturale ai temi della musica che accompagna.




