Kufia – Canto per la Palestina
Coro Al Aqsa
Copertina di Milo Manara
Il disco nasce negli anni della Prima Intifada (1987-1993), momento di rivolta e di resistenza palestinese. La musica, come spesso accade nei periodi di conflitto, diventa veicolo di solidarietà internazionale. In Italia il tema era molto presente nel dibattito politico e culturale, e l’uscita di Kufia rappresenta una testimonianza concreta di impegno civile. Nel 1990 il 45 giri fu distribuito in allegato al quotidiano il Manifesto. Sul lato A è incisa una canzone cantata dal Coro di bambini palestinesi Al Aqsa e sul lato B lo stesso pezzo in versione strumentale. La copertina, disegnata da Milo Manara, raffigura il volto di una donna avvolta nella kufia, il tradizionale copricapo a scacchi simbolo della Palestina. Il viso è parzialmente coperto da una grata arabesca che evoca prigionia e separazione. I colori caldi del volto contrastano con i toni spenti della struttura geometrica. Lo stile lineare ed espressivo di Manara concentra l’attenzione sullo sguardo, intenso e diretto, che diventa un invito alla coscienza dello spettatore. La copertina mette in tensione libertà e oppressione, identità e costrizione. La kufia, simbolo di resistenza e dignità, diventa segno visivo e politico al centro della composizione. Affidare l’immagine a Manara, artista di fama internazionale, trasformò il disco in un oggetto artistico oltre che militante, capace di raggiungere pubblici più ampi.
Cenni sull’autore della copertina
Milo Manara è uno dei più celebri fumettisti e illustratori italiani. Autore di un segno elegante e sensuale, ha raggiunto fama internazionale grazie al fumetto erotico d’autore, collaborando anche con Hugo Pratt e Federico Fellini. Il suo coinvolgimento in Kufia mostra come la sua arte abbia saputo dialogare anche con temi politici e sociali, mantenendo sempre la forza evocativa del suo stile.
