Ballata per un balente / Barbagia
Don Backy
Copertina di Studio Moletti
Contesto storico-musicale Pubblicato nel 1969, Ballata per un balente / Barbagia fa parte della colonna sonora del film Barbagia (1969), diretto da Carlo Lizzani. Il disco nasce in un momento importante per Don Backy: dopo la separazione dal Clan Celentano, aveva appena fondato la propria etichetta, Amico, con cui inizia una carriera indipendente. In questi anni l’artista sperimenta una canzone d’autore più attenta ai temi sociali e umani, lontana dalle mode del beat e vicina alla ballata popolare. Ballata per un balente racconta la Sardegna e le sue contraddizioni, trasformando la Barbagia in un simbolo di orgoglio, isolamento e resistenza. È una canzone intensa e civile, che riflette l’interesse di Don Backy per le storie vere e le persone comuni.
Analisi visiva La copertina, realizzata dallo Studio Moletti, restituisce bene il tono drammatico e austero del film. In primo piano si distingue Don Backy, vestito da “balente”, con lo sguardo serio e concentrato, mentre alle sue spalle si intravedono alcune figure maschili – forse complici o compagni – che contribuiscono a creare un’atmosfera tesa e misteriosa, come in una scena cinematografica.
Il volto del cantante è immerso in toni neri e blu profondi e solo la parte sinistra è toccata da una lama di luce bianca che ne illumina parzialmente i tratti: un effetto che dà profondità all’immagine e sottolinea la dimensione interiore del personaggio, diviso tra ombra e chiarore.
I colori dominanti – il giallo dello sfondo, il marrone delle figure e le ombre scure – evocano i paesaggi aspri e selvatici della Sardegna, trasmettendo un senso di forza e durezza. Il taglio dell’immagine, vicino allo stile realistico delle locandine cinematografiche dell’epoca, accentua la tensione drammatica e il carattere narrativo della scena. In alto a destra compare il logo dell’etichetta Amico, segno distintivo del nuovo percorso artistico e indipendente di Don Backy.
Lettura simbolica e culturale La copertina riprende i temi centrali della canzone: il “balente” diventa simbolo di fierezza, solitudine e resistenza. La luce e l’ombra del volto del contante rappresentano la lotta interiore tra oscurità e riscatto, mentre i colori – il giallo dello sfondo, il marrone delle figure – evocano la durezza del paesaggio sardo e la forza di chi lo abita. L’immagine unisce realismo e significato simbolico, riflettendo il clima culturale di fine anni Sessanta, quando cresceva l’attenzione per la realtà sociale, le culture locali e le identità periferiche. Ballata per un balente è anche un esempio di canzone civile e identitaria, in cui Don Backy fonde impegno e poesia, superando i confini del pop per raccontare un sentimento collettivo. La copertina accompagna questa visione, trasformando il volto del protagonista in un simbolo universale di dignità, appartenenza e umanità.
Aneddoti e curiosità ontesto storico-musicale Don Backy non solo compose la colonna sonora del film, ma vi partecipò anche come interprete, al fianco dell’altro protagonista, Terence Hill.
Cenni sull’autore della copertina Don Backy (Aldo Caponi, Santa Croce sull’Arno, 1939) è una delle figure più originali della canzone d’autore italiana. Artista poliedrico, ha esplorato musica, cinema, scrittura e arti visive con grande entusiasmo e creatività. Dopo gli esordi con il Clan Celentano nei primi anni Sessanta, intraprende un percorso autonomo fondando le etichette Amico (1968) e successivamente Ciliegia Bianca (1976), con cui consolida la propria indipendenza artistica. Parallelamente all’attività musicale, coltiva una profonda passione per il disegno e il fumetto, linguaggi che considera complementari alla parola cantata.




