Tales Of Mystery And Imagination Edgar Allan Poe
The Alan Parsons Project
Copertina di Hipgnosis
Contesto storico-musicale Pubblicato nel 1976, Tales of Mystery and Imagination segna l’esordio dell’Alan Parsons Project, progetto ideato da Alan Parsons ed Eric Woolfson nel pieno della stagione del rock progressivo. L’album nasce come tributo a Edgar Allan Poe, e traduce in suono le sue visioni letterarie più cupe e introspettive, attraverso un linguaggio che fonde orchestrazioni sinfoniche, narrazione concettuale e sperimentazione in studio. L’opera, realizzata con una produzione raffinata e tecnicamente innovativa, mostra l’impronta di Parsons, già ingegnere del suono dei Pink Floyd, che concepisce il disco come un viaggio immaginifico più che come una semplice raccolta di brani. Del disco vennero realizzate diverse edizioni grafiche, con lievi variazioni di copertina, formato e contenuti interni. La versione con fondo verde è la più diffusa a livello internazionale e rappresenta l’immagine visiva più riconoscibile del progetto, mentre l’edizione italiana in bianco e nero propone una lettura più rarefatta e drammatica dello stesso concept.
Analisi visiva La copertina verde di Tales of Mystery and Imagination è un raffinato esempio di minimalismo concettuale firmato Hipgnosis. Su un fondo di verde scuro intenso, quasi vellutato, corre una fascia orizzontale centrale che attraversa l’intera superficie: è l’unico elemento figurativo, progettato da George Hardie come una sorta di finestra simbolica sul mondo interiore dell’opera. All’interno della fascia, in un paesaggio astratto o un orizzonte mentale, su uno sfondo giallo sabbioso e desertico, si staglia la lunga e misteriosa ombra viola di una figura umana. Sulla sinistra compare un motivo architettonico stilizzato, quasi un portale o una struttura geometrica, che introduce un senso di profondità e di soglia. L’insieme crea un paesaggio mentale sospeso tra luce e oscurità, in bilico tra realtà e immaginazione. Quando la copertina si apre, all’interno l’inserto rivela le immagini complementari: la figura dell’uomo fasciato nei nastri magnetici rappresenta il centro concettuale e simbolico. L’interno e l’esterno della cover dialogano tra loro: il primo evoca la soglia dell’immaginazione, mentre l’altro ne mostra la prigionia mentale e sonora.
Lettura simbolica e culturale L’immagine esterna comunica ordine e rigore, come un frontespizio che introduce un’opera letteraria; l’interno, invece, svela il suo contenuto psicologico e claustrofobico. L’“uomo nastrato” è il simbolo visivo centrale del disco. Secondo Storm Thorgerson, rappresenta l’ossessione di Poe per la sepoltura e l’intrappolamento: molti suoi personaggi vengono rinchiusi, murati o sepolti vivi, e la figura umana avvolta nel nastro ne diventa la perfetta incarnazione moderna. Ma il nastro magnetico è anche una metafora del suono registrato, della memoria fissata, della voce catturata. Così, Hipgnosis costruisce un doppio livello di significato: la prigionia del corpo nei racconti di Poe e la prigionia del suono nello studio di registrazione, suggerendo un parallelismo inquietante tra tecnologia e letteratura, tra arte e follia.
Aneddoti e curiosità Storm Thorgerson ricordò che Parsons e Woolfson desideravano un design “di classe”, capace di restituire la dimensione colta e letteraria del progetto. La fascia orizzontale illustrata da George Hardie fu pensata per suggerire una continuità visiva, come se fosse un “nastro” che lega l’intera opera. Il libretto interno, illustrato da Colin Elgie, contiene fotografie e disegni che riprendono l’uomo avvolto nel nastro magnetico, intento a liberarsi dalla sua condizione di costrizione. Ogni dettaglio grafico, dai caratteri tipografici al layout, è curato come parte di una narrazione totale. Esistono molte versioni della copertina verde. Questa molteplicità di varianti rende Tales of Mystery and Imagination uno dei lavori più complessi e affascinanti da catalogare nella produzione di Hipgnosis.
Cenni sull’autore della copertina Hipgnosis, studio di design britannico fondato da Storm Thorgerson e Aubrey Powell, ha ridefinito il concetto di copertina discografica trasformandolo in un linguaggio visivo autonomo. Conosciuto per le immagini simboliche e surreali, Hipgnosis ha firmato alcune delle copertine più iconiche degli anni Settanta. Nel caso di Tales of Mystery and Imagination, il loro approccio si distingue per equilibrio e sobrietà: una costruzione visiva che traduce l’immaginario di Poe in forma grafica, unendo eleganza tipografica e inquietudine simbolica.
