Le quattro stagioni di Don Backy
Don Backy
Copertina di Mario Moletti
Contesto storico-musicale
Nel 1969 Don Backy dà vita a uno dei progetti più ambiziosi e poetici della canzone italiana. Le quattro stagioni di Don Backy è un concept album in cui musica, testo e immagine dialogano in un’unica visione artistica. L’album nasce da una collaborazione con Detto Mariano, arrangiatore e produttore, e si distingue per la sua struttura “sinfonica” e narrativa: dodici brani, uno per ogni mese dell’anno, compongono un ciclo che riflette il tempo, le emozioni e le fasi della vita.
In un periodo in cui la musica italiana oscillava tra il melodico tradizionale e le prime sperimentazioni cantautorali, Don Backy anticipa un approccio concettuale e introspettivo vicino alla sensibilità dei cantautori degli anni ’70.
Analisi visiva
La copertina, realizzata dal pittore Mario Moletti, è un intenso ritratto simbolico. Al centro campeggia il volto di Don Backy, circondato da quattro figure femminili che incarnano le stagioni dell’anno:
– la Primavera, con tonalità dorate e fiori che si schiudono;
– l’Estate, con la luce calda e un volto sereno e luminoso;
– l’Autunno, che introduce toni terrosi e malinconici;
– l’Inverno, immerso in una spirale oscura, quasi cosmica.
Le teste emergono da una sorta di vortice pittortico, un flusso che unisce il calore e la luce al buio e alla dissolvenza, in un continuo ciclo vitale. La composizione ruota aatorno al volto del cantautore, ritratto come perno dell’universo emotivoche le stagioni rappresentano. La materia pittorica è densa, espressiva, quasi visionaria, con una tessitura cromaticache evoca la pittura simbolista e le atmosfere oniriche tipiche della fine degli anni Sessanta.
Lettura simbolica e culturale
Il tema delle stagioni diventa una metafora dell’esistenza: la giovinezza, la maturità, il declino e la rinascita. Don Backy attraversa il tempo come un viaggiatore dell’anima, e la pittura di Moletti traduce questa idea in chiave universale.
La copertina riflette inoltre l’estetica di un periodo in cui arte e musica si fondono in linguaggi complementari — in sintonia con la stagione psichedelica e concettuale internazionale, ma filtrata da una sensibilità italiana, lirica e intimista.
Aneddoti e curiosità
L’album fu concepito nell’arco di un anno — “una canzone per mese” — come un vero diario musicale. Oltre alla copertina, Moletti realizzò dodici tavole pittoriche interne, ciascuna dedicata a un mese e a un brano. La copertina con queste tavole, oggi è molto ricercata dai collezionisti.
Cenni sull’autore della copertina
Mario Moletti (pittore e illustratore attivo tra gli anni ’60 e ’80) fu tra gli artisti italiani che sperimentarono il dialogo tra arte figurativa e musica, in un periodo in cui le copertine diventavano sempre più spazio d’autore. La sua pittura, di impronta espressionista e simbolica, fonde introspezione psicologica e tensione spirituale. La collaborazione con Don Backy rappresenta uno dei momenti più alti del suo percorso, in cui l’immagine assume un ruolo narrativo e poetico complementare alla musica.




