Piano Concerto No 5 In E-Flat-Emperor (b)
Beethoven - Rudolf Serkin With Bruno Walter Conducting New York Philharmonic
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amo la musica così tanto da essere disposto ad andare ben oltre quello per cui mi hanno pagato. Volevo che la gente guardando le copertine potesse sentire la note.” – Alex Steinweiss
Nel 1939, il giovane direttore artistico della Columbia Records, Alex Steinweiss, propose di sostituire la tradizionale busta anonima di carta marrone che conteneva i vinili con un involucro illustrato e colorato, per conferire al disco un aspetto visivo oltre che uditivo. Nonostante le preoccupazioni riguardanti l'aumento dei costi di produzione, la compagnia accettò la proposta e presto si registrò un aumento consistente nelle vendite di dischi, questo contribuì a cambiare radicalmente il percorso dell'industria discografica. Nei trent'anni successivi, Steinweiss collaborò con diverse case discografiche, progettando la grafica di migliaia di copertine, per tutti i generi musicali, molte delle quali sono ancora oggi considerate dei capolavori. L'artwork di questo album, creato nel 1941, mostra in primo piano su uno sfondo nero un pianoforte di colore bianco, con un fascio di luce bianca che lo illumina; dal lato opposto dello strumento spuntano diverse scie colorate che si allungano lungo l'intera cover. Questa immagine potrebbe essere una rappresentazione simbolica del modo in cui un artista crea e realizza le proprie opere: il compositore ha l'ispirazione rappresentata dalla luce bianca e dal pianoforte nascono i suoni stupendi. Negli anni successivi, Steinweiss continuò ad influenzare tantissimi designers, come Storm Thorgerson, dello studio Hipgnosis il quale ha ammesso di essersi ispirato a questa copertina per creare nel 1973 la celebre grafica de "The Dark Side of The Moon" dei Pink Floyd, con il prisma che riflette un raggio di luce. Il 1973 è anche l'anno in cui Steinweiss, appena cinquantenne, abbandona per sempre la professione di grafico per dedicarsi esclusivamente alla pittura.