Beat Bop
Jean-Michel Basquiat è uno dei più importanti esponenti del graffitismo americano riuscendo a portare questa forma di arte dalle strade metropolitane alle gallerie d’arte. La sua storia ha inizio a Brooklyn durante l'era del boom economico, di Wall Street, della musica rap e del graffitismo. L'arte non è più confinata nei luoghi ufficiali, ma viene sperimentata nelle periferie, spesso accompagnata dall'uso di droghe. In questo contesto, il giovane SAMO (il tag con il quale firma le sue opere) viene notato da Andy Warhol, inizia a frequentare la Factory, entrando così in un sistema che alla fine lo distruggerà. Il mondo di Basquiat è popolato da figure infantili, segni, colori vivaci e scritte. Il suo modo di esprimersi attraverso l'arte non è così diverso dalla musica rap, appartiene allo stesso filone e al medesimo pensiero, solo che viene espresso attraverso forme artistiche diverse. Vicino alla musica grazie alla sua band sperimentale Gray, Basquiat conosce i graffitari Rammellzee e Toxic e li invita a Los Angeles per una sua mostra. È lì che trova l'ispirazione per creare "Beat Bop", a cui partecipa anche il rapper K-Rob nella sessione finale. Questo brano appare nel documentario hip-hop "Style War" ed è considerato uno dei dischi rap più preziosi, sia per la rarità della sua stampa originale che per la copertina realizzata da Basquiat. L'artwork presenta il suo tipico stile influenzato dai graffiti, con un caos di immagini e testo, tutto in bianco e nero. Tra i disegni si possono ritrovare la corona, schizzi che sembrano ossa e numeri romani. Sulla copertina, il nome di Rammellzee è scritto in modo errato con una sola L, cosa che lo farà arrabbiare anche in seguito.
- Autore copertina Jean-Michel Basquiat
- Anno di pubblicazione 1983
- Autore disco Remmellzee & K-Rob
- Formato disco LP 12"
- Titolo del disco Beat Bop
- Categories Jean-Michel Basquiat
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